Gli strumenti finanziari e le valutazioni ex-ante
Per la Programmazione 2014-2020, la Commissione europea si è posta l’obiettivo di triplicare l’utilizzo degli strumenti finanziari nei Fondi strutturali e d’investimento europei, passando dai 12 miliardi di euro del 2007-2013 a 30-35 miliardi per il periodo attuale. Gli strumenti finanziari rappresentano una particolare forma di sostegno finanziario, il cui impiego è molto influenzato da diversi fattori, quali le capacità delle diverse amministrazioni di identificare strategie d’investimento coerenti, le esigenze dei beneficiari, le sinergie con altri fondi, la scelta dei settori d’intervento.
La complessità della programmazione, accompagnata dalla necessità di una maggiore accountability e trasparenza nell'utilizzo dei fondi comunitari, ha spinto la Commissione europea a rendere obbligatoria la valutazione ex ante per gli strumenti finanziari ai sensi dell'articolo 37 del Regolamento (UE) n. 1303/2013. Tale valutazione rappresenta uno studio di fattibilità che supporta l'Autorità di Gestione nel definire le principali caratteristiche di uno o più strumenti finanziari, facilitandone l'attuazione.
Ai sensi del Regolamento (UE) n.1303/2013 le valutazioni ex ante devono descrivere:
- · i fallimenti di mercato e le condizioni di investimento subottimali;
- · il valore aggiunto dello strumento finanziario;
- · le risorse aggiuntive attivabili ovvero il cofinanziamento;
- · le lezioni del passato relative agli strumenti finanziari;
- · la strategia di investimento;
- · i risultati attesi e gli impatti dello strumento finanziario.
Data l’importanza di tali documenti, l’Osservatorio pubblicherà nella sezione … le diverse Valutazioni ex-ante (Vexa) approvate dalle autorità di gestione delle Regioni italiane. Tali documenti permettono di analizzare le scelte programmatiche nonché i risultati attesi degli strumenti finanziari.
Per la Programmazione 2014-2020, la Commissione europea si è posta l’obiettivo di triplicare l’utilizzo degli strumenti finanziari nei Fondi strutturali e d’investimento europei, passando dai 12 miliardi di euro del 2007-2013 a 30-35 miliardi per il periodo attuale. Gli strumenti finanziari rappresentano una particolare forma di sostegno finanziario, il cui impiego è molto influenzato da diversi fattori, quali le capacità delle diverse amministrazioni di identificare strategie d’investimento coerenti, le esigenze dei beneficiari, le sinergie con altri fondi, la scelta dei settori d’intervento.
La complessità della programmazione, accompagnata dalla necessità di una maggiore accountability e trasparenza nell’utilizzo dei fondi comunitari, ha spinto la Commissione europea a rendere obbligatoria la valutazione ex ante per gli strumenti finanziari ai sensi dell'articolo 37 del Regolamento (UE) n. 1303/2013. Tale valutazione rappresenta uno studio di fattibilità che supporta l'Autorità di Gestione nel definire le principali caratteristiche di uno o più strumenti finanziari, facilitandone l'attuazione.
Ai sensi del Regolamento (UE) n.1303/2013 le valutazioni ex ante devono descrivere:
- i fallimenti di mercato e le condizioni di investimento sub-ottimali;
- il valore aggiunto dello strumento finanziario;
- le risorse aggiuntive attivabili ovvero il cofinanziamento;
- le lezioni del passato relative agli strumenti finanziari;
- la strategia di investimento;
- i risultati attesi e gli impatti dello strumento finanziario.
Data l’importanza di tali documenti, l’Osservatorio pubblicherà nella sezione Materiali le diverse Valutazioni ex-ante (Vexa) approvate dalle autorità di gestione delle Regioni italiane. Tali documenti permettono di analizzare le scelte programmatiche nonché i risultati attesi degli strumenti finanziari.