5 - Le monete complementari (2017), Fondazione Finanzaetica
La scienza economica non ammette l’esistenza delle monete complementari: il pluralismo monetario nella teologia monetaria attuale è visto come il politeismo nella Sacra Bibbia, una grave deviazione dalla fede nell’unico Dio, cioè una patologia da curare in vista dell’uniformazione monetaria (come avvenuto nella dollarizzazione dei paesi emergenti o anche nell’eurizzazione dell’Europa), o al più una fase dello sviluppo delle economie verso una selezione competitiva del sistema monetario migliore, attraverso una sorta di darwinismo monetario governato dai meccanismi della libera concorrenza (Von Hayek). Ma ha prevalso sempre la visione di Keynes che, fin dal Trattato sulla moneta (1930) in cui, pur riconoscendo agli “economisti eccentrici” di aver giustamente sollevato il problema della scarsità artificiale della moneta, sostiene che questo problema non si possa superare con la proliferazione spontanea di sistemi monetari concorrenti giacché ciò non risolve il quesito circa cosa renda una moneta adeguata e sufficiente.